Andreas quella mattina si svegliò e rimase cinque minuti, immobile a fissare il soffitto, finchè non si rese conto. Era l'uno settembre, nonchè il compleanno dei suoi migliori amici.
Balzó in piedi e si guardò attorno, si sentiva leggermente stordito. Si era alzato troppo in fretta. Guardò il cagnetto e corrergli incontro e gli diede una carezza.
Doveva cominciare già a prepararsi, doveva anche dedicarsi allo studio almeno per un'oretta a fare un salto da McFly, ma in quel momento lo studio e il suo lavoro potevano tranquillamente aspettare. Quel giorno era troppo speciale e Andy l'aveva atteso con ansia assieme ai suoi amatissimi gemellini.
Venti anni. Sorrise. Ora erano grandi quanto lui, non era più il più grande, anche se spesso sembrava persino il piú piccolo.
Si buttò sotto una bella doccia tiepida lavando via anche i pensieri inutili. In una quindicina di minutì uscì dal bagno con un piccolo asciugamano legato in vita e di diresse in camera.
Che diamine doveva mettersi? Non lo sapeva nemmeno lui. Era un occasione speciale e non gli andava di mettere i soliti jeans, con una ridicola t-shirt.
Sospirò e prese fuori una bella camicia dopo alcune ricerche e avventure dentro l'armadio. La poggiò sul letto per bene. Era nera, una camicia normalissima. L'aveva usata per un PhotoShoot e gli piaceva molto.
Di certo non poteva andare in boxer al compleanno, così riprese a sbirciare in mezzo ai vari vestiti, prendendo infine un paio di jeans scuri, comprati qualche giorno prima del loro compleanno e li poggiò sopra la camica sorridendo.
Infine, soddisfatto delle sue scelte si mise l'intimo e andò in bagno cominciando a sistemare i biondi capelli asciugandoli. Erano diventati piuttosto lungi, toccavano quasi le spalle e gli piaceva come coprivano la fronte. Diede un ultimo colpo di lacca, andando poi in camera infilandosi i jeans. Erano aderenti e mettevano in risalto il fondoschiena e le gambe sottili del platinato. Si guardò allo specchio girandosi su sè stesso una decina di volte osservandosi, convincendosi alla fine che andavano bene.
Afferró anche la camicia infilandosela e arrotolando le maniche, infine abbottonò i bottoni, lasciano aperti gli ultimi. Si guardò allo specchio diverse volte infine si mise sul letto sospirando. Possibile non fosse mai soddisfatto di sé stesso??
Ignorò quel pensiero. Doveva presentarsi al locale prima, con Bill e Tom. Prese alcuni libri e i reagli dei ragazzi impacchettati per bene da lui stesse e scese le scale seguito dalla pallina di pelo. Rise poggiando i libri sul tavolo e prese in braccio il cane.
<< Ehnnò cucciolo. Tu rimani a casa. Papà torna domani.>> Sorride e da un bacino al cagnetto, posandolo poi nella sua cuccia.
Prese le chiavi della sua BMW e si avviò verso il locale.
Posteggiò in un piccolo pargheggiò privato dietro il locale, che gli aveva indicato Bill quando erano venuti a vedere il locale la prima volta. Vide che c'era già la macchina di Bill. Non vedeva l'oro di saltare al collo di quei due polli e stringerli forte.
Entrò dal retro. Era vuoto, quasi triste il locale cosí, ma dopo si sarebbe di certo riempito.
Posò i regali sul bancone e ci passo una mano. Era lucido, bello, perfetto. Doveva essere bello farci i Drink.
<< Bill...??>> Chiamò il moretto non vedendolo.
Era emozionatissimo.
Edited by ~ andy - 1/9/2009, 21:54